Lunedì 22 aprile a Trento è stata una bellissima e grandissima FESTA!
Eravamo in più di 4000 a salutare le autrici, applaudire i ragazzi e le ragazze premiati e a festeggiare il libro vincitore del premio Sceglilibro6: Scambio scuola di Eva Serena Pavan, con ben 3167 voti!
Ecco a voi la classifica con tutti i vincitori e le vincitrici premiati durante la Grande Festa Finale!
1° CLASSIFICATO CON 3167 voti SCAMBIO SCUOLA di Eva Serena Pavan
Illustrazioni di Sara Not, Mimebù 2023
Eva Serena Pavan ha scelto di premiare il commento di Alyssa Michelidi Borgo D’Anaunia al proprio libro:
Cara, Eva Serena mi è piaciuta la frase dove si dice: certe cose incrociano la nostra strada solo per un attimo e poi scompaiono.. Altre come i veri amici arrivano, si fermano, restano con noi per sempre. Mi viene da pensare a quante occasioni si possono avere di fare nuove amicizie nella vita ma bisogna saperle cogliere. Io per esempio sono molto timida e forse questi attimi che fuggono veloci non riesco a fermarli e chissà quante belle amicizie mi sono persa. A volte solo una semplice frase tipo: ” Ciao, come ti chiami?” mi dà imbarazzo e chissà quali interessanti amicizie mi sono persa. Ho capito cosa significa quello che spesso dice la mia maestra: Cogli l’ attimo!
Le bibliotecarie e i bibliotecari hanno scelto di premiare la stroncatura di Daniele Rastelli di Aldeno:
Cara scrittrice, il suo libro non mi è piaciuto particolarmente per il modo di scrittura troppo monotono e lento. Senza offesa, però il tipo di scrittura mi sembrava troppo semplice, a mio parere. La storia mi sembra troppo improbabile, ed è impossibile che Gil non si fosse accorto che la sua scuola era troppo marcia e sporca per essere quella privata. L’unico particolare che mi è piaciuto è stata la descrizione della camera di Gil, perché è perfettamente la stanza come la vorrei io, pulita e ordinata, ma purtroppo la mia non lo è mai stata!
2° CLASSIFICATO CON 2786 voti LA PROVA DEI CINQUE PETALI di Paolina Baruchello e Andrea Rivola
Sinnos, 2022
Paolina Baruchello ha scelto di premiare il commento di Asia Cortelladi Tione al proprio libro:
Sbagliare non significa fallire, ma avere più possibilità di trovare la propria strada: è questo il messaggio racchiuso in questo grafic novel, un libro che consiglio a tutti. Avventure, scelte coraggiose, prove da affrontare, ci sono tutti gli elementi per tenere un lettore incollato alle pagine di questo meraviglioso libro.
Le bibliotecarie e i bibliotecari hanno scelto di premiare la stroncatura di Angelica Leonardi di Malè:
Questo libro purtroppo non mi è piaciuto…peccato perché avevo molte aspettative! Ecco le mie cinque motivazioni, che non sono leggere come petali: 1. La narrazione è troppo breve e la storia è poco articolata. 2.Le azioni si susseguono troppo velocemente, non lasciano il tempo di creare suspance e a volte creano confusione. 3.I disegni e i colori sono monotoni…non mi hanno suscitato emozioni particolari 4. Il finale è troppo scontato…già lette storie di fratelli ritrovati. 5. In conclusione…trama noiosa!
3° CLASSIFICATO CON 2460 voti UN PINGUINO A TRIESTE di Chiara Carminati
Giunti Bompiani, 2021
Chiara Carminati ha scelto di premiare il commento di Carlotta Boscodi Levico al proprio libro:
Il libro mi è piaciuto molto, è molto accattivante. Mi ha invogliato sin da subito a leggerlo non solo per sapere il finale, cioè se Refolo trovava il padre, ma anche perché nel suo viaggio succedeva sempre qualcosa che ti invogliava a scoprire il dopo. Il linguaggio è pieno di metafore e descrizioni dettagliate con similitudini che ti fanno in alcuni casi riconoscere e rivivere sensazioni e ricordi: l’anguilla nello stomaco di Refolo quando aveva il mal di mare mi ricordava il malessere che provavo da bambina quando andavo in macchina o un viaggio con un traghetto in Sardegna che aveva fatto vomitare quasi tutti a bordo. Inoltre il testo è ricco di proverbi che i miei genitori e la mia nonna usano spesso: “non tutto il male vien per nuocere”, “non cantare vittoria troppo presto”, “qualunque sia il colore della pelle, il sangue di un uomo è sempre rosso”.. che mi hanno fermato nella lettura per riflettere sul loro significato. Per ultimo questo libro ha suscitato in me in più punti interesse e curiosità sugli eventi storici. Volevo capire ad esempio se era vera la tragedia della Nova Scotia, cosa è successo a Trieste e perché si parlava di Italianità di Trieste, se ci sono tutti questi cimiteri di diverse religioni , se esiste ancora l’acquario a Trieste…. Alcune di queste curiosità mi sono accorta solo alla fine che l’autrice le riassumeva nel capitolo finale.
Le bibliotecarie e i bibliotecari hanno scelto di premiare la stroncatura di Alice Dolzani di Mezzocorona:
Questo libro non mi è piaciuto perché si mischiano troppi elementi come romanticismo, storia e avventura che si intrecciano creando molta confusione. Inoltre penso che i passaggi iniziali siano troppo veloci (non è possibile che una persona decida di imbarcarsi in 4 pagine) mentre la fine troppo lunga e descrittiva (io piuttosto avrei continuato la storia). Per aggiungere vorrei dire che avrei descritto meglio le emozioni di Alfredo perché non erano molto chiare. Per concludere io avrei voluto sapere qualcosa in più sul lavoro Irma (era simpatica la sua capa? Aveva delle colleghe come amiche? Le piaceva quel lavoro?).
4° CLASSIFICATO CON 2333 voti
COME UN SEME DI MELA di Chiara Lorenzoni
Il Castoro, 2022
Chiara Lorenzoni ha scelto di premiare il commento di Federica Marchioridi Tione al proprio libro:
Ciao Chiara, quando la prof ci ha dato il compito di leggere un libro di questo concorso, io ho subito scelto di leggere il tuo, ma non perché mi ispirava, piuttosto per sbarazzarmene. Infatti dalla copertina (lo so, non si giudica mai un libro dalla copertina) non mi ispirava per niente, mi sembrava troppo noiosa e cupa e temevo che anche il contenuto lo fosse. Come ho già specificato tra parentesi, sono consapevole dell’errore di giudicare un libro dalla copertina, ma so anche che un bel libro deve essere ben rappresentato e il lettore guardando la copertina dovrebbe dire: “Wow!” appena lo vede. Poi, però, quando l’ho letto, mi sono rimangiata tutto: non era per niente noioso e perlomeno cupo, anzi, il contrario! Mi sono subito immersa nelle vicende di Villa Virginia, ma il capitolo che mi è piaciuto di più è stato quello delle confidenze al tramonto, dal quale ho capito il motivo del titolo e dove mi sono emozionata nel “sentire” quello che pensava veramente Tea: mi sembrava che in fondo si stesse confidando anche con me, come se anche io fossi una sua amica. Un altro capitolo che mi è piaciuto molto è quello in cui avviene il salvataggio di Maribella. In quel momento tutti diventano un gruppo e si aiutano a vicenda per salvarla, anche se per Filli e Tea restava sempre una delle Gommose. Un’ultima cosa: se un giorno incontri zia Tessa, per prima cosa dille che la saluto, poi però mi puoi fare anche il favore di dirle che ho capito cosa potrebbe colorare quel grigio nella pancia della signora Cavilli? Secondo me servirebbe prima di tutto una dose di sciroppo scioccherello schioccherellante e poi due o tre pagine del libro “Come un seme di mela”, che può trovare in biblioteca. Se lo leggesse sono sicura che quel grigio in due o tre giorni si trasformerebbe in un arcobaleno. Cordiali saluti.
Le bibliotecarie e i bibliotecari hanno scelto di premiare la stroncatura di Giovanna Gilli di Levico:
Ciao Chiara Il tuo libro non mi è piaciuto molto, non so bene il perché, ma proprio non mi prendeva… Per me è stato uno di quei libri che ti metti a leggerlo e cinque minuti dopo smetti perché non riesci proprio ad andare avanti. Appena lo avevo visto avevo capito che non era il mio genere di libro e quindi non mi ispirava. Lo so che non si dovrebbe giudicare un libro dalla copertina, ma come ha detto una mia prof, la copertina è un po’ come se fosse la “prima impressione” che un libro trasmette alla persona che lo prende in mano per la prima volta. Insomma, la copertina infondo è proprio la prima cosa che ti fa scegliere un libro al posto di un altro. Comunque la copertina è fatta bene, complimenti all’illustratrice anche se non è la copertina che avrei fatto io o una copertina che mi fa scegliere questo libro prima di altri. Apprezzo anche il fatto che non dia l’idea di essere un immagine fatta a computer o da un’ IA, ma sembra proprio fatta ad acquerelli. La trama secondo me è bella ma ho fatto molta fatica ad andare avanti a leggerlo, forse perché è un po’ troppo lento, nel senso che “gira e ri-gira” su uno stesso argomento molte volte prima di passare ad un altro. Comunque è un libro scritto molto bene e con anche alcune parole ricercate o poco usate. Scusa per il commento negativo e grazie mille di aver scritto questo libro.
5° CLASSIFICATO CON 1687 voti MILLE BRICIOLE DI LUCE di Silvia Vecchini
Il Castoro, 2023
Silvia Vecchini ha scelto di premiare il commento di Alyssa Pichler di Mezzocorona al proprio libro:
Ciao Silvia! Il tuo libro mi è piaciuto molto per diversi motivi. Io sono una ginnasta e appunto faccio parte di una squadra di ginnastica ritmica. Nel mio percorso non ho visto molti ginnasti maschi, ma a maggio 2023 durante una competizione nazionale è sceso in pedana un ragazzo. E’ stato bellissimo da vedere ed ha emozionato tutti, anche le ragazze che gareggiavano nella sua categoria erano stupite e affascinate. Mentre lui si esibiva io ero a bordo pedana che mi riscaldavo e ho sentito un’emozione enorme. Pensavo che qualcuno lo avrebbe deriso, essendo uno sport femminile, invece tutto il pubblico si è alzato in piedi e lo ha applaudito. Le mie allenatrici hanno detto che valuteranno anche loro di aprire le porte dei nostri allenamenti ai maschi, perchè al giorno d’oggi l’importante è essere una squadra e non distinguere giochi e sport per maschi o per femmine. A qualche mese di distanza ho visto nuovamente quel bimbo, dopo aver letto il tuo libro, e ho pensato guardandolo a quante difficoltà deve aver superato per vivere il suo sogno!
Le bibliotecarie e i bibliotecari hanno scelto di premiare la stroncatura di Francesco Melchionna di Arco:
Questo libro è un pò noioso e anche triste. Secondo me questo romanzo sarebbe molto più bello se non ci fossero cosi tanti argomenti tristi: la mamma di Danni che muore, lui che non può fare lo sport che vuole perché viene preso in giro, non riesce ad andare a scuola, il suo amico che trova felicità solo nel suonare il pianoforte. Per migliorarlo ulteriormente, non bisognerebbe fare quei salti nel tempo troppo in avanti, ma continuare la storia passo per passo, agevolandone la lettura.
PREMIO CRISTINA CONT
E infine noi bibliotecarie e bibliotecari abbiamo scelto in ricordo della nostra collega Cristina che tanto amava Sceglilibro il commento che secondo noi più le sarebbe piaciuto, quello che Chini Khushi ha scritto per “Un pinguino a Trieste”:
Dal titolo avevo capito subito che questo libro mi avrebbe parlato. Che ci fa un pinguino a Trieste? Che ci fa H3Fedora a Trento? Questo libro mi ha parlato al cuore perché anche io come Nicolò vorrei ritrovare mio padre per sapere qualcosa sulla mia vita e sulla mia famiglia, mi basterebbe anche un giorno solo per chiedere a lui cosa si ricorda di me. Se ciò accadesse sarei pienamente felice. H3Fedora